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Mafia: Caterina Chinnici, perdono difficile ma possibile

Mafia: Caterina Chinnici, perdono difficile ma possibile

Palermo, 21 giu. (Adnkronos) - "Non credo sia possibile perdonare nell'immediatezza di fatti efferati, ma penso che la scelta del perdono e' difficile ma possibile richiede tempo ed accettazione. Papa' ha accettato il rischio che correva pur non volendo essere un eroe ha fatto una scelta di vita di impegno civile". A dirlo e' stata Caterina Chinnici, figli del giudice antimafia Rocco, ucciso da Cosa nostra il 29 luglio del 1983. Partecipando alla presentazione del libro 'Cosi' non si puo' vivere. Rocco Chinnici: la storia mai raccontata del giudice che sfido' gli intoccabili' dei giornalisti siciliani Flavio De Pasquale ed Eleonora Iannelli, in corso all'Ars alla presenza, tra gli altri, del presidente del Senato, Pietro Grasso. Caterina Chinnici ha ricordato il padre: "Papa' e' stato il primo portatore di una cultura diversa, comprese cosa era la mafia quando tutti pensavano fosse semplice criminalita' e fu il primo a chiedere un intervento legislativo forte per combatterla. Il mio ricordo di papa' si associa a quello di Falcone e Borsellino e mio rammarico e' quello di non essere stata presente negli anni in cui a Palermo papa' viveva la condizione di rischio sempre piu' concreta con una solitudine sempre piu' forte man mano che Cosa nostra uccideva chi si ribellava. Il perdono -ha concluso Caterina Chinnici- da' la forza e aiuta a credere che la fiducia che mio padre poneva nelle giovani generazioni possa germogliare affinche' questa terra non debba piu' avere bisogno di eroi".

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