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Stato-Mafia, Grasso: «Ok ad essere ascoltato» Agenda Rossa? Cercare la verità»


Stato-Mafia, Grasso: «Ok ad essere ascoltato»
Agenda Rossa? Cercare la verità»

«Disponibile ad andare dai giudici». Le perplessità del procuratore Lari sulle notizie di stampa in merito all'agenda rossa

Pietro Grasso (Ansa)Pietro Grasso (Ansa)
«Dopo aver ascoltato tanta gente nella mia vita non posso che essere disponibile a mia volta ad essere ascoltato» dai magistrati: così il presidente del Senato Pietro Grasso, riferendosi al processo sulla trattativa Stato-mafia.«Naturalmente valuterò la prerogativa che il mio ruolo istituzionale mi dà, di farmi ascoltare al Senato».





AGENDA ROSSA - «Sono uno che tiene sempre ad accertare la verità, a cercare verità e giustizia. Quindi, qualsiasi passo in avanti si può fare per me è un fatto positivo comunque», ha aggiunto rispondendo a chi gli chiede di commentare le immagini che ritrarrebbero l'agenda rossa di paolo Borsellino.
LEGGE ELETTORALE - «Dal punto di vista politico non suggerisco niente a nessuno. Ma da cittadino dico che una delle prime cose che andrebbero fatte è una nuova legge elettorale», ha aggiunto il presidente del Senato dopo l'ordinanza della Cassazione sul porcellum. «Se poi ci sono le riforme costituzionali, la legge elettorale si adatterà a queste».
LARI PERPLESSO - Sulla vicende dell'agenda rossa molto cauto il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari. «Il fotogramma pubblicato dal quotidiano La Repubblica -afferma- appartiene al filmato girato il 19 luglio 1992 dai vigili del fuoco di Palermo. L'oggetto somigliante a una agenda, ma in realtà di minore spessore rispetto all'agenda rossa del dottor Borsellino, raffigurato nel fotogramma, non si trova - come si afferma nell'articolo del quotidiano - accanto al corpo di quest'ultimo, bensì accanto alla salma dell'agente di scorta Emanuela Loi». Il corpo dell'agente di scorta, aggiunge ancora Lari , si trovava accanto ad una autovettura citroen BX parcheggiata a circa 20 metri di distanza dal luogo in cui è stato rinvenuto il corpo di Borsellino. «Ammesso e non concesso - prosegue la nota - che l'oggetto raffigurato nel fotogramma possa essere l'agenda rossa di Borsellino, è quasi impossibile fornire una spiegazione logicamente attendibile su come possa essere arrivata in quel luogo. Vi sono, pertanto, molte ragioni per prendere quantomeno con il beneficio di inventario la notizia fornita da La Repubblica». In ogni caso i pm di Caltanissetta faranno tutte le verifiche necessarie.

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