Il film racconta la vicenda di Gaspare Pisciotta, luogotenente del bandito Salvatore Giuliano, morto avvelenato in carcere nel 1954.
Trama
Nel carcere dell'Ucciardone, a Palermo, muore avvelenato,
con un caffè alla stricnina, Gaspare Pisciotta, prima luogotenente e poi
assassino del bandito Salvatore Giuliano. Viene incaricato di occuparsi del
caso un giovane magistrato siciliano, Francesco Scauri, tornato appositamente
dal continente. Francesco si ritrova ben presto invischiato nell'oscura rete di
connivenze - alle quali non è estranea nemmeno la sua famiglia, poiché suo
padre, speculatore edilizio, ha bisogno dell'appoggio dei potenti - che
vogliono impedirgli di scoprire la verità. Finalmente, dopo un secondo delitto
all'interno del carcere di cui è vittima un altro dei membri della banda
Giuliano, Scauri riesce ad acquisire, grazie alle rivelazioni di un giovane
recluso, Amerigo Lojacono, prove sufficienti per incriminare, come responsabili
dell'uccisione di Pisciotta, due carcerati, don Vincenzo Coluzzi, potente
capomafia, e Rocco Minutti. A questo punto, però, i mandanti del delitto,
sentendosi minacciati, non gli consentono di andare oltre: Amerigo, violentato
dal compagni di cella, ritira la sua testimonianza; il magistrato, rapito in
casa della sua amante, una farmacista, scompare per sempre.
Di la tua su questo film lascia un commento
Di la tua su questo film lascia un commento
Nessun commento:
Posta un commento