Calogero Falsone torna in carcere. A disporlo è stato il gip di Palermo, Nicola Aiello, che meno di due settimane fa gli aveva concesso gli arresti ospedalieri. Il quarantaseienne fratello del boss Giuseppe è stato sottoposto a delle terapie nel reparto detenuti dell’ospedale Civico di Palermo da dove è stato nuovamente trasportato al carcere Petrusa di Agrigento. Il giudice aveva accolto in parte il ricorso dei suoi difensori, gli avvocati Daniela Posante e Giovanni Castronovo, che chiedevano gli arresti domiciliari sostenendo che le condizioni di salute del pastore non fossero compatibili con il regime carcerario. Il pastore di Campobello, a sua volta condannato più volte anche per associazione mafiosa (6 anni e 8 mesi al processo “Ghost”), si trova in carcere dal 4 giugno con l’accusa di tentato omicidio ai danni di un pastore rumeno ed estorsione.
Di recente gli è stata anche contestata l’aggravante del “metodo mafioso” che ha fatto scattare una nuova ordinanza cautelare. Gli avvocati Posante e Castronovo avevano chiesto al giudice di disporre una perizia medica per accertare le sue condizioni di salute facendo presente che, in circa un anno di detenzione in carcere, avrebbe perso oltre venticinque chili. La decisione del giudice, dopo che lo stesso ha disposto accertamenti medico-legali e persino una perizia di natura neuropsichiatrica, è stata quella di mandarlo in ospedale per curarsi.
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