(AGI) - Palermo, 14 giu. - La condanna a 7 anni e 4 mesi di reclusione del senatore del Pdl Antonio D'Ali' per concorso esterno in associazione mafiosa e' stata chiesta dai Pm Paolo Guido e Andrea Tarondo a conclusione della loro requisitoria.
D'Ali' viene processato col rito abbreviato dal Gup di Palermo, Giovanni Francolini. Secondo i Pm, il senatore, che e' stato sottosegretario al ministro dell'Interno, avrebbe cercato di far trasferire il prefetto di Trapani, Fulvio Sodano, che aveva sventato un tentativo della madia di riapproriarsi occultamente della "Calcestruzzi ericina", sequestrata al boss Francesco Virga. Inoltre, il politico si sarebbe adoperato perche' un immobile di San Vito Lo Capo, di proprieta' di un imprenditore ritenuto vicino a Cosa nostra venisse affittato come caserma dei carabinieri. Gli stessi Pm in precedenza avevano chiesto per due volte l'archiviazione del procedimento, ricordano i difensori di D'Ali', gli avvocati Gino Bosco e Stefano Pellegrino, i quali alle richieste della Procura replicano preannunciando che chiederanno l'assoluzione del senatore "perche' il fatto non sussiste". Secondo i legali, la stessa Dda di Palermo aveva riconosciuto che "nessuna condotta concreta, effettiva e fattuale agevolatrice dell'associazione mafiosa" e' stata accertata a carico di D'Ali'. Dunque, affermano i difensori, "considerata la documentazione da noi prodotta rispetto alle generiche contestazioni mosse, oggi ci saremmo attesi una coerente richiesta di assoluzione, tenuto anche conto degli indirizzi certi della giurisprudenza consolidata negli anni sul tipo di reato ipotizzato". (AGI) .
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