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Mafia: sospetti sulle cadute di Provenzano. Procura e gup chiedono le immagini del carcere


Mafia: sospetti sulle cadute di Provenzano. Procura e gup chiedono le immagini del carcere


Palermo la procura acquisirà le immagini girate dalle videocamere a circuito chiuso del carcere di Parma per cercare di fare luce su una serie di «cadute» di cui il boss Bernardo Provenzano è stato vittima nei mesi scorsi. Una gli ha provocato un ematoma cerebrale: il capomafia è stato operato ed è entrato in coma per qualche giorno. Ora le sue condizioni sarebbero migliorate.
Gli accertamenti, finalizzati a capire se si tratti o meno di cadute fortuite dovute al cattivo stato di salute del padrino di Corleone, finiranno nel fascicolo aperto dai pm del capoluogo dopo il presunto tentativo di suicidio di maggio scorso. Il boss venne trovato con un sacchetto di plastica in testa, ma il Dap ha espresso grossi dubbi sull'episodio.
Nel procedimento, iscritto a modello 45, quello degli accertamenti preliminari, sono finite anche le intercettazioni di tutti i colloqui che il capomafia ha avuto con i suoi familiari. Il figlio secondogenito, Francesco Paolo, è stato sentito nei mesi scorsi proprio su un colloquio col padre in cui questi accennava a qualcuno che nell’istituto di pena non gli voleva bene.

Per il boss a Parma una carcerazione "movimentata"

ANCHE IL GUP CHIEDE I VIDEO. 
PALERMO - Anche il gup che celebra l’udienza preliminare sulla trattativa Stato-mafia vuol vederci chiaro sulle strane e ripetute cadute in carcere del boss Bernardo Provenzano. All’udienza di oggi - la posizione del capomafia è stata stralciata da quella degli altri imputati - il giudice Piergiorgio Morosini ha chiesto l’acquisizione del video girato dalle telecamere a circuito chiuso del carcere di Parma, in cui il padrino è detenuto, il 12 dicembre, data dell’ultima caduta costata al boss un ematoma cerebrale, poi operato, e alcuni giorni di coma. Il gup vuol vedere anche il video girato la sera in cui Provenzano venne trovato con un sacchetto di plastica in testa, episodio letto inizialmente come tentativo di suicidio, smentito dal Dap. Tutte le immagini, però, vengono riprese nei corridoi dell’istituto di pena perchè in cella, diversamente da altri boss, Provenzano non ha le videocamere. Sarà la procura a dovere chiedere al Dap le riprese per poi «girarle» al gup. I pm hanno aperto un fascicolo sul presunto tentativo di suicidio in cui confluiscono anche gli accertamenti sulle cadute: lo scopo è capire se si tratti di episodi accidentali o se qualcuno abbia cercato di eliminare il capomafia. 

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