Salvatore Giuliano è un film del 1962 di Francesco Rosi.
Il film è un'inchiesta sui fatti che hanno condotto alla morte del bandito siciliano Salvatore Giuliano, rinvenuto a Castelvetrano la mattina del 5 luglio 1950.
Il film è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare
Trama
1950: a Castelvetrano viene trovato il corpo del noto bandito Salvatore Giuliano. Inizia un lungo flash-back in cui si ripercorrono i primi anni del dopoguerra in Sicilia, la nascita della richiesta di Indipendenza della Sicilia e le prime "imprese" di Giuliano, del cugino Gaspare Pisciotta e della loro banda criminale. Intanto Montelepre, paese natale di Giuliano, è sorvegliata dai reparti antibanditismo dei carabinieri per cercare di prendere lui e Pisciotta. I banditi però tornano a colpire: nel 1947 avviene la strage di Portella della Ginestra e poi la narrazione del film ritorna al ritrovamento del corpo di Salvatore Giuliano. Pisciotta viene arrestato, processato insieme ai suoi compari e condannato all'ergastolo. Durante l'udienza ricorda l'assassinio del cugino Giuliano che lui stesso ha ucciso. Dopo la condanna però è avvelenato in carcere.
Riconoscimenti
- Festival di Berlino 1962
- Orso d'argento per il miglior regista
- in concorso per l'Orso d'oro
- Nastri d'argento 1963
- Regista del miglior film (ex aequo con Le quattro giornate di Napoli)
- Migliore musica
- Migliore fotografia in bianco e nero
- Nomination Miglior produttore
- Nomination Migliore sceneggiatura
- Globo d'oro 1963
- Miglior film
- Grolla d'oro 1962
- Grolla d'oro per la regia
- Premio San Fedele 1962
- Premio San Fedele per il cinema
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