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Dia sequestra beni per oltre 2,5 milioni


Dia sequestra beni per oltre 2,5 milioni

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La Direzione Investigativa Antimafia di Catania ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro di beni emesso ai sensi delle vigenti disposizioni antimafia dal locale Tribunale – Sez. Penale M.P (misure prevenzione). -, in accoglimento della proposta avanzata dal Direttore della D.I.A. nei confronti di Giuseppe Finocchiaro, 50enne ritenuto appartenente al clan Laudani. Con il decreto è stato disposto il sequestro dell’intero compendio aziendale di 2 società di capitali operanti nel settore del commercio di auto usate, con sedi nella provincia etnea, 8 unità immobiliari e numerosi rapporti bancari.
Le indagini patrimoniali espletate dalla D.I.A, scaturite dall’utilizzazione degli strumenti di analisi dei flussi finanziari in possesso della struttura antimafia a contrasto del riciclaggio di denaro, avevano evidenziato oltre che ingenti anomali movimenti bancari, anche profili sperequativi tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto dal soggetto e dal suo nucleo familiare, tali da fondare la presunzione, accolta dal Tribunale, di una illecita acquisizione patrimoniale.
Finocchiaro, ha già scontato una condanna – ormai passata in giudicato – per i delitti di estorsione e ricettazione aggravati e tentata estorsione aggravata e continuata. Le indagini espletate dal Centro Operativo DIA di Catania hanno consentito secondo gli investigatori, di riscontrare in capo a Finocchiaro, oltre che la frequentazione di personaggi di particolare spessore criminale, l’attuale sua contiguità con l’associazione mafiosa Laudani, circostanze queste che hanno determinato, assieme alla rilevata sproporzione tra redditi e patrimonio, l’emissione da parte del Tribunale di Catania – Sezione M.P. – della misura di prevenzione antimafia del sequestro anticipato dei beni.

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